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martes, febrero 16

San Valentino per gli innamorati di tutto il mondo



(Un testo di Daniele Panimolle sulla rivista RomaInTaxi dal 2002) 


14 Febbraio 2002, giorno di San Valentino. Giorno di baci e cene a lume di candela per le neo-coppiette, giorno d'angoscia per gli stressati del regalino ad ogni costo, giorno di appuntamenti dell'ultimo momento per tutti quelli che un partner ancora non ce l'hanno (ma lo vorrebbero!!!) e giorno di festa per i commercianti di fiori, gioielli o cioccolatini. Ad ogni modo una data che non si può dimenticare, perché tutti ce lo ricordano: la ragazza, il ragazzo, la radio, la televisione ed anche i nostri siti preferiti. Forse è proprio la Rete la vera valletta di questa festa romantico-commerciale, una miniera d'oro per gli affittuari delle frasi ad effetto e allo stesso tempo un ammonimento per tutti i pigri: "Vietato fare brutte figure!". Mentre si moltiplicano le pagine dedicate a parole d'amore, messaggini, baci virtuali (provate www.thekiss.com ) e matrimoni e divorzi on line (www.splitup.com è una novità del settore). 

La notorietà di San Valentino trova le sue origini nei Paesi Anglosassoni culla delle leggende sul Santo dell' Amore, ma la storia della festa è tutta italiana. Si può risalire ai primi anni di diffusione del Cristianesimo ed evidenti sono le analogie con celebrazioni pagane.

Fu il primo Vescovo della città di Terni, della quale è oggi il patrono. E Valentino dedicò la sua vita all'evangelizzazione dell'Impero. Arrestato durante le persecuzioni dell'imperatore Aureliano contro i vertici della Chiesa, gli vengono attribuiti diversi miracoli. I soldati romani sapevano quanto il Vescovo fosse amato dai credenti e dovettero catturarlo e flagellarlo lungo la Via Flaminia, lontano dai centri abitati, per non andare incontro ad una ribellione. Qui, nel 273 d.C., Valentino conobbe il martirio e morI. Il nome del Vescovo non è passato attraverso le nebbie della storia per i prodigi compiuti, ma per aver celebrato il matrimonio tra una giovane cristiana ed un legionario pagano. E divenne il protettore degli innamorati.

Si narra infatti che un centurione romano e pagano, di nome Sabino, s'innamorò di Serapia, una giovane cristiana di Terni. Egli si recò dai suoi genitori, per chiederla in sposa, ma loro rifiutarono a causa della sua religione. Serapia, a sua volta innamorata del giovane romano, lo invitò a recarsi da Valentino. Sabino seguì i suggerimenti dell'amata e ricevette il battesimo dal Santo. Fu allora che Serapia si ammalò di tubercolosi. I giorni passavano e la giovane non migliorava; fu deciso quindi di chiamare Valentino al suo capezzale. Sabino pregò il Santo, dicendogli che non avrebbe potuto vivere senza la sua compagna. Accogliendo la disperazione del giovane, Valentino levò le sue preghiere al Signore, ed i due giovani lasciarono la vita terrena. per vivere insieme in eterno.

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